martedì 14 settembre 2010

ZINOV'EV





PREMESSA DELL'AUTORE

Prima di iniziare questo articolo è giusto porre una precisazione legata all'argomento trattato che è vasto - come si può immaginare- e anche complesso. Le esigenze di spazio mi portano a soffermarmi solo sugli aspetti che reputo personalmente più importanti e non me ne voglia il lettore se alcuni punti, invetibilmente legati ad altri, non verranno esplicitati con il dovuto rispetto che meritano.

ZINOV'EV


Mi sono sempre sentito violentemente offeso dalle imprudenti pretese di tanti piccoli uomini di deprecare Zinov'ev, e sento che egli merita una difesa di fronte alla storia[...] Nell'esigenza della lotta politica non è stato conveniente per il movimento trotskista giungere ad una valutazione completa ed obbiettiva di quest'uomo; ed altri non vi hanno mostrato alcun interesse. Ma la giustizia storica grida per esse e ciò sarà fatto a suo tempo da qualcuno. Malgrado tutto. Zinov'ev si merita una riabilitazione come uno dei più grandi eroi e martiri della rivoluzione.

- James P. Cannon 1 -

Zinov'ev sicuramente, come ha scritto Cannon, è una delle figure più importanti del marxismo russo. Oltre a questa rilevante caratteristica, c'è un altro aspetto che mi ha sempre incuriosito e che alcuni potrebbero reputare una sua debolezza - probabilmente se - paragonata all'atteggiamento "algido" di altri dirigenti bolscevichi: Zinov'ev si faceva letteralmente "travolgere" dall'attività politica e nel vero senso della parola si perdeva nelle sue emozioni. Trotskij scrive di lui:"...era il centro stesso della confusione generale... nei periodi quando , secondo l'espressione di Lenin non c'era "nulla da temere", Zinov'ev saliva facilmente al settimo cielo. Ma quando le cose andavano male si stendeva sul divano , non in senso figurato ma in senso proprio, e sospirava...

La storiografia certamente non ha premiato il suo operato.

Da una parte il mondo stalinista l'ha reso vittima\colpevole dell'omicidio Kirov 2 dipingendolo come " traditore, omicida e sabotatore" nei processi farsa di Mosca alla metà degli anni 30 e infine giustiziandolo ; dall'altra il movimento trotskista non sempre è riuscito a perdonargli la paternità del termine trotskista coniato nella sua accezione peggiore, quella di traditore, quando nel 1923, insieme a Stalin e Kamenev lanciò la campagna di calunnie politiche.

Ma forse il "peggiore" degli errori commessi dal primo presidente dell'Internazionale comunista fu la definitiva capitolazione a Stalin nel 1927 e il conseguente abbandono di Trotskij nella lotta contro la degenerazione stalinista .

Eppure, nonostante alcuni gravi errori, sarebbe un torto far cadere Zinov'ev nell'oblìo del dimenticatoio politico; del resto molti sono i suoi meriti e i suoi "cedimenti" politici non possono cancellare il giusto posto nella storia comunista che questo rivoluzionario merita di avere.

BIOGRAFIA

Gregory Evseevic Zinov'ev ( pseudonimo di Radomysl'skij) nasce nel mese di settembre del 1883 nella città di Elizabethgrad, provincia del Cherson, da una famglia piccolo borghese. Il padre era titolare di un piccolo caseificio. Non ancora ventenne - sul finire degli anni 90- iniziò la sua vita politica organizzando scioperi di operai e di impiegati nelle zone della Russia meridionale. Perseguitato dallo Zarismo emigra in Europa e nel 1903 ( in Svizzera) conosce Lenin e Plechanov. Da quel momento sino al 1917, tranne per questioni poco rilevanti, Zinov'ev è tra i più intimi collaboratori e sostenitori di Lenin.

Nel 1917 -alla vigilia dell'insurrezione- scoppia tra i bolscevichi il caso "
Zinovieve Kamenev". E' quando, nella metà del mese di settembre, Lenin propone al comitato centrale del partito di orientarsi verso l'insurrezione armata; i soli a votare contro la proposta di Lenin sono Zinov'ev e Kamenev. Ma la lotta dei due bolscevichi non si ferma qui - come sarebbe giusto in un partito comunista centralizzato democraticamente - e va oltre . Zinov'ev e Kamenev tentano la "destrutturazione" dell'azione bolscevica, guidata da Lenin e Trotskij, pubblicando su una rivista dal nome "Nova Zizn" (distante dai bolscevichi e diretta da Gorkij) tutte le loro avversità, considerando l'insurrezione "un atto disperato". E' così che a meno 10 giorni dalla presa del palazzo d'Inverno svelano al mondo intero la tattica dei bolscevichi! Lenin reagisce deciso a questa presa di posizione definendoli "crumiri" e ne chiede l'espulsione, al contrario Stalin li difende ...

Ricordiamo per inciso -permettetemi una breve regressione storica- che Stalin e Kamenev prima della venuta di Lenin in Russia (aprile '17) erano i sotenitori, all'interno del partito e tra le pagine della Pravda, della linea -di destra- concilitrice con Kerensky.

Dopo la rivoluzione, 
Zinoviev diviene presidente dell'Internazionale Comunista e sostiene - in opposizione a Lenin e a Trotskij- la linea dei "conciliatori" in seno al partito bolscevico3 durante tutto il primissimo periodo post rivoluzionario .

Nel 1923 si apre la lotta per la successione , Lenin è malato.

Zinoviev non è nelle grazie di Lenin forse quest'ultimo non gli ha mai perdonato la scelta del '17, difatti nel testamento : ...Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza. D'altro canto, il compagno Trotski come ha già dimostrato la sua lotta contro il CC nella questione del commissariato del popolo per i trasporti, si distingue non solo per le sue eminenti capacità. Personalmente egli è forse il più capace tra i membri dell'attuale CC....Non continuerò a caratterizzare gli altri membri del CC secondo le loro qualità personali. Ricordo soltanto che l'episodio di cui sono stati protagonisti nell'ottobre Zinoviev e Kamenev non fu certamente casuale...

Ma Lenin vede precipitare le cose e doco pochi aggiunge altre righe :

Stalin è troppo grossolano, e questo difetto, del tutto tollerabile nell'ambiente e nel rapporti tra noi comunisti, diventa intollerabile nella funzione di segretario generale. Perciò propongo ai compagni di pensare alla maniera di togliere Stalin da questo incarico e di designare a questo posto un altro uomo che, a parte tutti gli altri aspetti, si distingua dal compagno Stalin solo per una migliore qualità, quella cioè di essere più tollerante, più leale, più cortese e più riguardoso verso i compagni, meno capriccioso, ecc. Questa circostanza può apparire una piccolezza insignificante. Ma io penso che, dal punto di vista dell'impedimento di una scissione e di quanto ho scritto sopra sui rapporti tra Stalin e Trotski, non è una piccolezza, ovvero è una piccolezza che può avere un'importanza decisiva..

Quindi Lenin oltre a lanciare accuse sonanti a Stalin non si dimentica quel tragico episodio del 17 che vede protagonista Zinov'ev

.

Dunque è per raggiungere la maggioranza del partito che 
Zinoviev, presidente dei Soviet di Pietrogrado, si allea con Stalin e Kamenev (quest'ultimo da sempre unito a lui) e forma con loro la Troika. Si crea dunque nel 1923 un direttorio a tre con due obbiettivi strettamenti legati e dipendenti tra loro : il primo è stabilizzare e gestire il potere nel partito, il secondo è limitare il ruolo di Trotskij all'interno dei PCbR. In particolar modo per arginare l'enorme influenza di quest'ultimo nella società sovietica, Zinoviev e gli altri hanno bisogno di un pretesto politico e lo travano nel passato del loro antagonista... il menscevismo.

Si apre così un vero e proprio fuoco incrociato contro Trotskij . Una vera e propria ondata di calunnie diffamatorie nei confronti del fondatore del'armata rossa.

La situazione politica comunque è in evoluzione, non dura a lungo e la Troika si sfalda. La teorizzazione del "Socialismo in un solo paese" fatta dal Stalin (che sappiamo imboccato dalla destra buchariniana) e la galoppante burocratizzazione del partito, fanno cambiare a 
Zinoviev e a Kamenev posizione. Si alleano, questa volta, con Trotskij contro Stalin e danno vita nel 1925 all'opposizione unificata .

Kamenev - con infantile ottimismo - si rivolge a Trotskij poco prima di iniziare la battaglia contro l'apparato stalinista: "Basta che voi vi mostriate con Zinov'ev sulla stessa tribuna; il partito troverà subito il suo comitato centrale" .

Contemporaneamente, davanti al partito, 
Zinoviev fa retromarcia su Trotskij ammettendo di aver denunciato e inventato il trotskismo come campagna strumentale di accusa politica nel 23 e nel 24.

"Ricomiceremo il movimento di Zimmerwakld" questo era l'ottimismo di Zinov'ev dai ricordi di Serge4.

Ma la storia non perdona... Stalin finisce per vincere, la burocrazia prende il sopravvento e 
Zinoviev capitola.

Dopo aver perso la presidenza dell'internazionale , il soviet di Pietroburgo e avendo visto fallire la rivoluzione Cinese, 
Zinoviev a poco più di 10 anni dalla rivoluzione russa cede a Stalin e alla controrivoluzione politica. Al XV congresso del Partito ( dicembre 27) dichiara a Trotskij " Leone Davidivic è giunta l'ora di avere il coraggio di capitolare" ,Trotskij gli risponderà" Se bastasse tale coraggio le rivoluzione sarebbero un dato di fatto in tutto il mondo"..

Questo ultimo zig zag politico segnerà la fine della sua carriera. D'ora in poi -e sino alla sua morte nel 1936- sarà un'anima morta, una pedina nelle mani di Stalin.

Così Kritinskiy descrive Zinov'ev intravisto in un corridoio della Lubianca, nel '35: "Era stato un uomo forte .Ora si trascinava per il corridoio con aria smunta e sfinita.

Morirà dopo il primo dei tre processi di Mosca( agosto del 36), quello dei sedici.

"Questo cane arrabbiato"5 come lo definirà l'inquisitore al processo, sarà condannato per aver creato un "centro terrorristico" ai danni di Stalin e del già defunto Kirov...

IL RUOLO POLITICO

Per Sverdolv "
Zinoviev è il panico", Paul Levi lo definisce "asino di fama europea" per Angelica Balabanoff"è il personaggio più spergiovole che abbia conosciuto dopo Mussolini", Carr " Lui non domina nei i problemi economici ne i problemi i problemi politici... non ha doti organizzative", Oscar Blum "C'era in lui qualcosa del sognatore e dell'addormentato".

Come mai il primo dei collaboratori di Lenin viene descritto così? Eppure qualche qualità pare l'abbia avuta...

Andiamo con ordine :



1)Periodo rivoluzionario . Trotskij ne evidenzia le qualità durante la fase rivoluzionaria: Nel vortice dell'agitazione di quel periodo, grande parte la ebbe
Zinoviev , oratore di potenza straordinaria. La sua forte voce di tenore stupiva al primo momento... era un oratore nato.

2)Lotta contro il revisionismo,riformismo e centrismo . 
Zinoviev lotta duramente, al fianco di Lenin, contro tutte le tendenze centriste e liquidatrici del partito bolscevico: ozvisti, liquidatorismo, economismo, menescevismo, menscevismo partitista, ecc sino aL 17- salvo un tentennamento con i conciliatori del 1908-.

Fu in grado , e questo va ricordato e non solo per le sue doti oratorie, di annientare politicamente - nel congresso di Halle 1920- personaggi della statura di Martov e Hilferding.

3)Questione internazionale fronte unico. Zinov'ev è' uno dei protagonisti ( presidente) dell I.C. e dei primi quattro congressi ( prima della degenerazione stalinista), ovvero è tra gli autori dei testi che portarono alla teorizzazione della tattica fronte unico, seppur tentò a volte di schematizzarla un po' troppo . La medesima tattica che Gramsci utilizzò , al congresso di Lione(1926) , per strappare il PC italiano al "sinistrismo" bordighista . Fu , anche, tra i promotori della conferenza di Zimmerwald del 1914.

4)Contro Stalin .Fu tra i primi con Trotskij a criticare la teoria del socialismo in un solo paese. Lo fece dal versante teorico, sapeva bene che la teoria staliniana del socialsmo in un solo paese rappresentava l'abberrazione - e quindi l'involuzione- del pensiero leninista

Due invece sono a parer mio gli errori politici di Zinov'ev che reputo gravissimi.

1) Il fatto di essersi schierato contro l'insurrezione del 25 ottobre\7 novembre, ha evidenziato i limiti politici da un lato ( non comprensione della strategia del partito) e dall'altro ha marcato un' incomprensibile scelta di tradimento (denunciando alla stampa zarista e borghese il piano dell'insurrezione bolscevica).

2) Il fatto di aver capitolato a Stalin nel 27, lasciando definitivamente l'opposizione politica.

Nel gennaio del 1934, al XVIII congresso del partito comunista russo, oramai esausto e quasi senza voce afferma : " il nostro (Zinov'ev e Kamenvev) piu grande errore è stato quello di rompere con Trotskij.

Conclusioni.

Condivido pienamente l'analisi che Cannon 6 fa di Zinov'ev :"Non credo che Zinov'ev abbia capitolato a Stalin nè per malafade nè per ragioni personali ma principalemnte perchè egli riteneva di poter servire la causa con tale stratagemma. " . Infatti, la rottura dell' opposizione unificata viene "giustificata" all'interno di un periodo estremo, in cui- sbagliando- Zinov'ev pensava che per raddrizzare la situazione fosse necessario " strisciare nel fango" aspettando eventi migliori, nei quali poi poter sferrare il proprio attacco a Stalin. Così non è stato.

L'unica certezza che emerge dalla triste scelta di capitolare a Stalin è l'umiliazione politica subita in vita da questo rivoluzionario e la totale dimenticanza, dopo la sua morte, dalla storiografia contemporanea.

Zinov'ev è stato mosso in molte occasioni - e su questo non ho dubbi- più che da convinzioni politiche da una gretta invidia( ad esempio nella formazione della Troika). Ma alla fine , nonostante la debolezza del suo carattere, è riuscito a lasciare un suo rivoluzionario punto di vista ; testimoniato da uno dei testi più preziosi della storia del partito comunista russo: " La formazione del partito bolscevico", Graphos edizioni.

Eugenio 
Gemmo

1 Cannon : I primi dieci anni del partito comunista americano. Milano Jaca book 1977

2 Kirov: dirigente sovietico , stalinista , ucciso nel 34 probabilmente da Stalin. La sua morte ha dato il via alle tristi purghe nel PCbR.

3 Conciliatori bolscevichi: Tendenza che presa forma poco dopo la presa del potere, da parte dei bolscevichi, la quale chiedeva una sorta di governo di unità ( comprensivo di sr, menscevichi ed ecc)

4 V. Serge: citazione estratta dal testo "Autobiografie dei Bolscevichi" di G.Haupt e J.J.Marie

5 Tale affermazione è usata da Vichynskij pubblico ministero ai processi di Mosca( va ricordato che prima della rivoluzione era un menscevico di destra) per accusare Zinov'ev , Kamenev e gli altri imputati

6 Cannon citazione estrapolata in appendice al testo : La formazione del Partito Bolscevico . G.Zinov'ev Graphos edizioni

L'AUTOCENTRATURA DEL PO E DEL MST

  Noi, militanti, siamo consapevoli che uno dei problemi principali che abbiamo nello sconfiggere il piano “motosega” di Milei è che la CG...