lunedì 27 settembre 2010

ANDREU NIN UNA VITA CONTRO IL FASCISMO E LO STALINISMO



 IL marxista "catalano". Andres Nin ( Andreu in catalano) nasce nel 1892 nella città di El Vendrell in Catalogna. La sua famiglia, contadini e calzolai, è di origini modeste. Nel 1911, dopo aver passato la sua infanzia e la sua gioventù nel piccolo centro catalano, si trasferisce a Barcellona per completare gli studi e divenire maestro. Qui grazie alla sua passione intellettuale e l'amore per la letteratura riesce a diplomarsi e a trovare lavoro come giornalista.

In questo periodo per Nin inizia anche una nuova avventura, che nel bene e nel male gli segnerà l'esistenza, quella dell'attività politica. Entra , siamo sempre nel 1911, a far parte del Ufnr ( Partito Nazionalista Repubblicano). Ne diventa ben presto tra i maggiori leader giovanili e un apprezzato propagandista. Forse l'oppressione e la forte centralizzazione dello stato spagnolo diedero le motivazioni a Nin per aderire al movimento repubblicano nazionalista catalano. Negli anni a seguire rimarrà, la lotta per "l' autodeterminazione dei popoli" , un caposaldo del suo pensiero rivoluzionario .
Grazie alla influenza di Nin e sotto la sua sua spinta politica la Jnfr ( Gioventù Nazionale Repubblicana) si costituisce federazione indipendente. Inizia contemporaneamente per il rivoluzionario catalano il percorso di rottura con il nazionalismo catalano che lo porterà di li a qualche anno ad abbracciare la strada del socialismo.

Questi sono anni, per la Spagna, di grande fermento popolare. Nel 1909 dopo il grande massacro di operai e anarchici denominato" settimana tragica" inizia il processo, seppur embrionale, di formazione della futura CNT ( Confederazione nazionale dei Lavoratori) che si concluderà nel 1911...

Nel 1914 Nin con il gruppo di giornalisti del Poblé Catalana si separa dall'UNFR in occasione dell'alleanza elettorale promossa da questi ( Patto San Gervaso*1) con il partito radicale. Lo farà pubblicamente dalle pagine del giornale del LA Bandiera.

Nel periodo a seguire Nin attraversa un periodo di precarietà economica, sarà costretto a lavori letterali e traduzioni. Agli inizi del 1916 , tramite il suo amico e poeta, Josè Carner inizia al lavorare per una ditta commerciale, promuovendo articoli spagnoli. Spesso questo lavoro lo terrà all'estero, in particolar modo in Egitto, farà il suo rientro in Spagna solo nel 1917 rinvigorito dalla rivoluzione bolscevica... Subisce arresti per la sua attività politica, nel 1920 viene nuovamente arrestato per aver partecipato alla riunione dei delegati di tutti i sindacati catalani dell CNT, di cui era presidente della professione dei liberali. Rimarrà in carcere per circa sei mesi. IL 2 marzo 1920 viene arrestato E. Boal segretario generale della CNT, Nin prenderà il suo posto .

Intanto l'avvento del fascismo in Italia spinge il marxismo rivoluzionario a nuove riflessioni, Nin caratterizza il fascismo come un fenomeno completamente nuovo che non corrisponde alla classica forma repressiva della borghesia. Egli pone l'accento sul blocco sociale che delinea il fascismo italiano. Formato oltre che dalla grande borghesia anche dalla piccola borghesia urbana e rurale e , infine, da settori del sottoproletariato. Si potrebbe dire che è- il fascismo- un movimento di origine italiana che tende però a prendere forme somiglianti ad altri paesi conseguentemente all'avvento del potere di Mussolini(...) le diverse forme di reazione e di terrore bianco tendono a trasformarsi in fascismo, movimento internazionale con caratteristiche proprie. E' indubbio che ci troviamo di fronte ad un movimento internazionale , e come tale deve essere considerato. Nin si riferisce ai nuovi emergenti movimenti sciovinisti presenti in Europa anche se siamo ancora lontani da quello che sarò il nazismo, ma stupisce comunque la lucidità della sua analisi...

Nel 1921 viene eletto come delegato della CNT per il congresso del Comitern insieme a Maurin. Inizia , a soli 29 anni, il periodo più importante per la sua formazione politica. Rimarrà a Mosca per 9 anni, occupando posti di responsabilità nel Profitern ( internazionale sindacale), vedrà nascere la lotta in seno al partito comunista russo dopo la morte di Lenin. Nel 1930 torna in Spagna sin da subito milita nella file dell'opposizione di sinistra( trotskista) all'interno del PCE.

Nella prima metà degli anni 30 Nin, seppur con qualche legittimo distinguo tattico, rimane uno dei maggiori dirigenti internazionali del movimento trotskista. La rottura con Trotskij avviene- formalmente con l' appoggio del POUM al governo repubblicano- per l'errata interpretazione che Nin da di Maurin, della sua organizzazione (Boc) e per la linea politica che sempre secondo Nin l'opposizione di sinistra spagnola avrebbe dovuto perseguire.
Nin non vede al contrario di Trotskij la necessità di generalizzare "l'esperienza francese "*2 dell'opposizione di sinistra in Spagna , il marxista catalano pensa che si debba portare avanti un' altra strategia. Unificare tutte le correnti del marxismo rivoluzionario e formare un partito che sia il punto di riferimento per il proletariato spagnolo. Questa scelta porterò Nin a rompere, nei fatti e nel metodo, con Trotskij ed ad unificarsi con il Boc di Maurin , dando vita al POUM, per poi finire a partecipare come ministro, poco prima del suo assassinio ad opera di sicari stalinisti, al governo borghese del fronte popolare repubblicano.

Questi errori, anche se gravi, non possono far dimenticare un grande marxista rivoluzionario che sempre si opposto alla controrivoluzione stalinista pagando con il prezzo della vita. LA TRAGICA MORTE DI NIN Nella seconda metà degli anni 30 la campagna condotta dalla Terza internazionale stalinizzata contro il movimento trotskista approda anche in Spagna. Il 16 giugno 1937 Negrin*3 mise fuori legge il POUM, il Comitato esecutivo fu arrestato. Questa decisione ufficiale permise agli agenti comunisti di agire con una parvenza di legalità.
Il giorno stesso, alle 13.00, Andreu Nin fu fermato da alcuni poliziotti. Nessuno dei suoi compagni lo rivide mai più, né vivo né morto... I poliziotti venuti da Madrid, più sicuri perché nella capitale la polizia era completamente nelle mani dei comunisti, diedero l'assalto ai locali del POUM. Duecento militanti, tra cui Julièn Gorkin, Jordi Arquer, Juan Andrade, Pedro Bonet, furono arrestati. Per giustificare a posteriori l'eliminazione del POUM, i comunisti inventarono un presunto tradimento e accusarono il Partito operaio di spionaggio a favore dei franchisti. Il 22 giugno fu istituito un tribunale speciale e si scatenò la propaganda: durante le perquisizioni la polizia scoprì molto opportunamente alcuni documenti che avvaloravano la falsa tesi dello spionaggio. Max Rieger, giornalista allineato o pseudonimo collettivo, raccolse queste invenzioni in un suo libro sullo spionaggio in Spagna, che fu diffuso in tutte le lingue. Diretti da Orlov e protetti da Vidali, Ricardo Burillo e Gero, i lacchè di Stalin che tenevano Andreu Nin lo torturarono senza riuscire né a strappargli la confessione necessaria per dimostrare la validità delle accuse rivolte contro il suo partito né a fargli firmare la benché minima dichiarazione.

Ora non restava che eliminarlo e utilizzare la sua scomparsa per screditarlo, affermando che era passato dalla parte dei franchisti: assassinio e propaganda andavano di pari passo... A uccidere Andreu Nin , su ordine diretto di Stalin, furono cinque agenti della polizia segreta staliniana, la Nkvd, due russi e tre spagnoli. Oltre a al famigerato Orlov, responsabile dei servizi segreti russi all'estero degli altri quattro si sa molto meno: soltanto un cognome, Jusik. 4 J. Gorkin membro del comitato esecutivo nel suo libro "IL processo di Mosca a Barcellona" scrive: Siamo stati le vittime principali di Stalin e dei suoi agenti in Spagna; hanno vilmente calunniato, imprigionato e processato, torturato e , finalmente assassinato il nostro compagno Nin... sotto la tortura non ammise nè firmo nulla di ciò che esigevano i suoi torturatori. Preferì morire, e salvo con il suo sacrificio la vita dei suoi compagni. Merita di essere, ed è per questo, l'eroe simbolico della resistenza spagnola.

 Eugenio Gemmo 1 Alleanza politica tra UNFR e il Partito Repubblicano Radicale

2 Tattica entrista operata dal movimento trotskista
 3 Juan Negrìn Presidente del Governo spagnolo.
 4 Fonte . Redazione televisiva catalana TV3

L'AUTOCENTRATURA DEL PO E DEL MST

  Noi, militanti, siamo consapevoli che uno dei problemi principali che abbiamo nello sconfiggere il piano “motosega” di Milei è che la CG...